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LETTURE EPISTORALI

  • Immagine del redattore: Barbara Renna
    Barbara Renna
  • 13 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Avete mai intrapreso una corrispondenza epistolare?

Questa modalità “inter-relazionale” è tipica del tempo passato. Non bisogna tornare troppo indietro nel nostro secolo, circa 20 anni fa, per sostenere che questa forma letteraria era utilizzata soprattutto fra persone distanti.

La lontananza veniva maggiormente tollerata e assorbita grazie al postino che, a scadenze regolari, imbucava l’attesa lettera.


Pensiamo al prezioso ed emozionante valore dell’attesa.



Io corrispondevo con amici lontani e vicini!

Mi piaceva talmente scrivere, che convinsi amiche dello stesso paese o, addirittura, dello stesso cortile ad intrattenere una corrispondenza epistolare amichevole.

Non posso spiegare l’emozione di scartare una lettera, di leggerla e di rispondere.

Grazie a questa forma di relazione avevo la possibilità di dare un nome ai miei pensieri, di esprimere emozioni o chiarire dubbi e incertezze.

E adesso ritrovo una scatola in cantina con tutte le epistole ricevute dai miei amici, un tesoro inestimabile e storico!


Ricordi ed emozioni in scatola.


Nel mondo attuale scriversi lettere è diventato un modo obsoleto e difficoltoso di parlare, non dimentichiamo la fatica si scrivere con la biro poiché disabituati ad esercitare la motricità fine!

Appare molto più semplice e veloce scrivere mail, messaggi con il cellulare o rispondere nei social in modo istantaneo.

Certo, ci costa meno fatica e, oserei dire, meno introspezione.

Questa dolce nostalgia verso la corrispondenza epistolare mi ha permesso di pensare ai grandi della letteratura che hanno fatto di questo mezzo un modo per pubblicare libri epistolari.


Dolce nostalgia.


ll romanzo epistolare è un romanzo in cui la storia viene esposta attraverso testi di lettere. Epistula, in latino, significa appunto "lettera".

Nel romanzo epistolare, quindi, il narratore usa le lettere per mostrare diverse prospettive dei personaggi rispetto alle vicende, e la molteplicità di stili nella loro corrispondenza. Oppure per dar una voce più particolare a un unico personaggio attraverso l’uso del monologo.

Il romanzo epistolare non deve essere per forza costituito soltanto da lettere, l’autore dell’opera può comunque intervenire sulla narrazione per spiegare o collegare fra loro le lettere raccolte.

L’escamotage epistolare, nella letteratura, risale all'epoca classica: già duemila anni fa Ovidio, con Le Eroidi, si metteva nei panni di ventuno celebri donne della mitologia, da Elena a Didone, e firmava a loro nome lettere d’amore in versi.

Il fiorire della fiction epistolare in prosa giunge nel Seicento e soprattutto nel Settecento, con capisaldi della cultura occidentale come le Lettere persiane di Montesquieu e Giulia o la nuova Eloisa di Rousseau.

Nel 1774 Goethe pubblica I dolori del giovane Werther, romanzo di enorme successo, scritto anch'esso in forma epistolare. L’Ottocento vede poi importanti commistioni fra lo stratagemma epistolare e il romanzo gotico: si pensi al Frankenstein di Mary Shelley e Dracula di Bram Stoker, ambedue progettati come raccolte di lettere e annotazioni diaristiche.


Il romanzo epistolare, un romanzo costruito tramite lo scambio di lettere dei personaggi della storia.

Capita anche che si tratti di lettere di un personaggio che l’autore immagina essere state ritrovate per caso o inviate direttamente a lui o all'editore.

La vicenda si può desumere dal succedersi delle varie lettere, ma possono

anche esserci interventi dell’autore stesso o curatore per dare spiegazioni sui punti poco chiari, per collegare tra loro le lettere, per chiarire i collegamenti o raccontare quanto successo tra una lettera e l’altra.

E voi avete mai pensato di raccogliere in un libro tutte le lettere che avete scambiato con un vostro amico o con la persona che amate?



Nella sezione "libri" del sito cito il romanzo per ragazzi “Le confidenze di Britt-Mari” di Astrid Lindgren.


 
 
 

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